Sei pronto a Carkultizzare la tua auto?

"Promuoviamo la cultura del mantenimento estetico impeccabile dell'auto fin dal primo giorno di utilizzo."

Per acquistare una nuova auto, dovrai recarti in una concessionaria. Per la successiva manutenzione in una officina. In caso di urti ti affiderai ad una carrozzeria per riparare il danno, e per pulire la tua auto sporca ad un autolavaggio.

Queste attività tradizionali ti permetteranno di avere una vettura pulita e perfettamente funzionante, cosa che per qualcuno va già più che bene, ma tu desideri che sia quanto più lucida, bella e nel migliore stato conservativo possibile. Dopotutto, siamo la terra dei motori e per noi l' auto non è un semplice mezzo di trasporto.

In che modo?

Fino ad oggi abbiamo lucidato la vernice delle auto con polish e paste abrasive, e successivamente, sigillato la vernice stessa con delle cere o al massimo dei sigillanti sintetici. La cera serve fondamentalmente ad incrementarne la brillantezza e proteggerla da contaminazioni e ossidazione o sbiadimento. Il problema è la durata in quanto anche il piu duraturo dei sigillanti sintetici ha una resistenza massima di sei mesi.

La vera rivoluzione è stato quindi l' avvento delle nanotecnologie già utilizzate da anni con successo in ambito industriale, ad esempio per rivestire le ampie vetrate dei grattacieli e facilitarne la pulizia. Da una decina di anni a questa parte, le nanotecnologie sono state utilizzate sempre più spesso nel settore automotive. Come mai?

Organico contro inorganico

La vera caratteristica differenziante è che rispetto alle cere si costruisce un legame chimico, anziche meccanico. Che cosa vuol dire? La cera è semplicemente appoggiata alla vernice, quindi è facile da rimuovere, essendo come si dice in chimica appunto organica soffre il fenomeno di ossidazione e quindi di decomposizione, cosa che non accade con i nanotech che sono invece inorganici.

Il contenuto delle piccole bottiglie in vetro è una parte di materiale solido (maggiore è la percentuale di materiale solido, maggiore saranno le performance e quindi la qualità del prodotto), che è quella che rimane sulla superficie, formando come detto prima un legame chimico, costruendo una barriera tridimensionale che quindi fa da scudo per proteggere la superficie, ed una parte composta da solventi che evapora. i nanotech oltre ad essere piu duraturi sono anche piu performanti (cosa si intende per performanti? creano uno spessore) organico vs inorganico Fatta questa necessaria premessa, abbiamo capito che da oggi utilizzeremo solo, ed esclusivamente dei prodotti nanotech / trattamenti ceramici / inorganici (dipende dal marketing delle aziende) per prenderci cura delle nostre auto, precisiamo che quando sentiamo parlare di nanotecnologie si parla / intende sempre la stessa famiglia di prodotti, l' utilizzo di diverse parole è solamente legato al marketing delle diverse aziende, ma in effetti il materiale utilizzato è lo stesso. Quindi, andremo ad utilizzare questa tipologia di prodotti, sia per effettuare nel nostro caso i trattamenti di preconsegna sia per lavare le auto successivamente Questi prodotti hanno funzione protettiva di preservare l' auto quindi ha senso iniziare dal primo giorno di utilizzo dell auto ed è per questo che noi di carkult spingiamo fino dal primo giorno

Due cose rovinano l'estetica dell' auto: l'utilizzo nel tempo - collegabile al fenomeno di usura ed invecchiamento - ed i lavaggi sbagliati.

Oggi disponiamo di nuovi prodotti nel settore automotive, basati su nanotecnologie, che rimpiazzano le care vecchie cere, i polish e le paste abrasive / compound.

preservandone la condizione estetica ai massimi livelli nel tempo.

E di questo chi se ne occupa?

Di fatto, in Italia non esisteva una figura professionale dedicata e allo stesso tempo riconosciuta ufficialmente. Abbiamo interpretato questo "nuovo" lavoro, adattandolo a quei processi tipici delle attività standard, introducendo un concetto tutto nuovo legato all'esperienza di guida, costruendo di fatto la prima Azienda strutturata del settore, con l'obiettivo di aiutarti a curare l'estetica della tua auto come non aveva mai fatto nessuno prima d'ora.

Da oggi, saprai che c'è molto di più che puoi fare per la tua amata auto.

"Diffondere il Culto e la Passione per l'auto come cultura della sua conservazione impeccabile, attraverso un vero e proprio percorso educativo per l'automobilista verso queste nuove tendenze. Questa è la filosofia alla base del progetto. Da qui il nome Kult derivato dall'inglese cult: ciò che diventa un fenomeno culturale.
CarKultizzare l'auto diventa quindi un rito, un pò come quando si ritira la nuova auto. E fare questo nel paese dei motori è incredibilmente emozionante, perchè in fondo qui tutti hanno un rapporto speciale con la propria auto."

Alessandro Scognamiglio. Ceo & Founder di CarKult Srls.

Preparazione della superficie alla lucidatura con la decontaminazione: questa sconosciuta

L'aria che respiriamo è pesantemente contaminata.

Smog, ferodo, salsedine, resina, vernice, moscerini, escrementi di uccello, prodotti chimici, residui organici o ambientali, catrame, asfalto, piogge acide e calcare sono solo alcune delle particelle che ogni giorno finiscono per depositarsi sulle superfici della tua auto, che diventerà sempre più ruvida al tatto, perdendo quell'effetto lucido tipico delle auto nuove e che verrà rimpiazzato visivamente da una patina opacizzata formata dalle contaminazioni appena descritte e che andranno man mano a cumularsi nel tempo.

In realtà anche le auto cosiddette "nuove" soffrono di questo problema, non dimentichiamo che vengono trasportate dalla fabbrica mediante bisarca o treno, e vengono parcheggiate alle intemperie nei piazzali.

Dunque chi più, chi meno, tutte le auto soffrono questo problema, in base al tipo di impiego, al livello di manutenzione e accortezza ma soprattutto degli eventi che possono variare di caso in caso.

Queste contaminazioni si presentano come "pezzi" letteralmente incastrati nel trasparente, e che quindi non andranno via con un lavaggio, nemmeno aggressivo, neanche applicando più forza e pressione, anzi, questo andrà a creare più danni che altro. Perchè è una tecnica scorretta.

I più ricorrono direttamente alla lucidatura per rimuovere questa patina ruvida. Ricordiamo velocemente come funziona praticamente: Si può lucidare a mano (ma dubito che il tuo braccio riesca a compiere 1000 giri al minuto, e quindi ottenere un buon risultato) oppure utilizzando una lucidatrice, ovvero un macchinario che all'estremità ha l'attacco per un tampone circolare (di spugna, lana o microfibra più o meno aggressivi in base al difetto da correggere). Viene utilizzato un prodotto lucidante, una pasta o crema abrasiva (anche queste hanno diversi livelli di taglio) oppure i nostri nuovissimi NSP, e l'attrito generato tra vernice, abrasivo e tampone crea un assottigliamento omogeneo della vernice, per portare tutto il livello a pari del graffio o del difetto da correggere.

Come potrai immaginare, una lucidatura che deve rimuovere una particella tanto grande da essere visibile ad occhio nudo dovrà utilizzare le combinazioni più aggressive possibili, a discapito del trasparente che si assottiglierà drasticamente ed in maniera irreversibile.

Negli anni ne ho viste di tutti i colori, incluso l'utilizzo a vuoto di carteggiature, solventi e diluenti, ma come in ogni cosa, esiste un approccio corretto tecnicamente, chimicamente e logicamente, ed altri che risultano inefficaci e dannosi.

Questi prodotti che appaiono quasi come "miracolosi" ogni volta che li mostriamo al pubblico incredulo. Come divulgatori di questa tipologia di servizi e prodotti ci rendiamo conto che ti apriremo, letteralmente, un mondo.

In questo caso si ricorre a un processo detto di decontaminazione dove si utilizza la "claybar": una argilla elastica e non abrasiva (non graffia, opacizza, affina o solleva il trasparente), specificamente designata per superfici auto e disponibile in diverse durezze in base alla contaminazione da catturare. Una vera e propria maschera del viso che si strofina sulla carrozzeria (ma anche su vetri, plastiche, a patto che siano superfici lisce) grazie ad un lubrificante che vince lo sforzo di attrito, e andrà a catturare ogni particella incastrata.

Al contrario della lucidatura, la claybar è quindi totalmente sicura e inoffensiva e lascerà livello e finitura inalterata.

Una volta completata questa preparazione, la superficie sarà pronta per i passaggi successivi, ovvero la lucidatura e la successiva protezione nanotech. Consigliamo infatti sempre di schermare la superficie con uno dei recentissimi protettivi basati su nanotecnologie, che impediscono a queste contaminazioni di incollarsi nuovamente alla superficie, o comunque in maniera non così tenace, rendendo inutile il lavoro di decontaminazione fatto in precedenza.

In foto il caso "estremo" di alcune vetture colpite da sfumature di poliuretano espanso.